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Persona in completo tiene un casco giallo in mano davanti un palazzo in costruzione
Squadra della Sicurezza del Lavoro
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Salute e Sicurezza sul Lavoro

Il D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 tratta la Salute e Sicurezza Sul Lavoro e la prevenzione nei luoghi di lavoro e definisce “la condizione per la quale tutti coloro che lavorano possono svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza, senza essere esposti a rischio di incidenti o malattie professionali”. Quindi ha come obbiettivo di ridurre o evitare l’esposizione dei lavoratori ai rischi legati al lavoro svolto. 

I corsi per la sicurezza sul lavoro sono molto importanti per qualsiasi tipo di azienda, per garantire la massima tranquillità ai dipendenti grazie alle dovute misure di sicurezza sul posto di lavoro, per evitare ripercussioni sulla reputazione del marchio e  per non mettere in pericolo clienti e ricavi.

 Bisogna anche mettere in conto che il non formare dipendenti sulle norme di lavoro sicuro può portare ad incidenti molto gravi, per questo è anche essenziale la nomina di  addetto antincendio, un addetto primo soccorso e di un RSPP Esterno o un RSPP Interno, mentre creare un luogo di lavoro sicuro, oltre che proteggere i lavoratori da malattie e incidenti, potrebbe far abbassare i costi di infortuni e malattie, diminuire il turnover e l’assenteismo e aumentare la qualità del lavoro e la produttività, senza andare a discapito del morale dei dipendenti. Secondo OSHA (Occupational Safety and Health Administration), le attività con sistemi di salute, prevenzione e sicurezza sul lavoro di successo, riducono i costi di malattie ed infortuni del 20-40%. 

I costi per un’azienda, in caso di infortunio comprendono: 

  • Salario per lavoro non svolto;
  • perdite di produzione;
  • danni ad apparecchiature o macchinari;
  • turnover e perdita del tempo di lavoro;
  • degenerazione morale dei lavoratori;
  • aumento dei costi assicurativi dei lavoratori;
  • assunzione e formazione di nuovi dipendenti;
  • decadenza della qualità del prodotto.

Sicurezza sul lavoro

C’è una documentazione obbligatoria prevista dalla legge 81 08 per la sicurezza lavoro e include: 

  1. DVR (Documento di Valutazione dei Rischi 81/08);
  2. Verifica d’idoneità tecnico professionale;
  3. DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze);
  4. piano di emergenza ed evacuazione con planimetrie;
  5. analisi del rischio incendio e atmosfere esplosive;
  6. DVR semplificato per aziende con meno di dieci dipendenti;
  7. Documento Valutazione Rischio Stress Lavoro;
  8. PO (Procedure Operative di sicurezza)
  9. piano di miglioramento ed adeguamento.
  10. Certificazoione del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

Per quanto riguarda la Classificazione di Rischio invece, si devono sempre considerare questi documenti specifici dell’attività lavorativa: 

  1. Rischio Rumore;
  2. Rischio Chimico;
  3. Rischio Biologico;
  4. Rischio Radon;
  5. Rischio Illuminamento;
  6. Rischio Vibrazioni;
  7. Rischio Microclima;
  8. Rischio Agenti Cancerogeni;
  9. MMC (Movimento Manuale dei Carichi)
  10. ATEX (Atmosphères Explosibles)
  11. ROA (Radiazioni Ottiche Artificiali)
  12. CEM ( Campi Elettromagnetici)

Medicina del Lavoro per la Salute e Sicurezza sul Lavoro

La medicina del lavoro si occupa della salvaguardia della salute sul lavoro, prevenendo o curando le malattie professionali. Il medico competente che se ne occupa viene obbligatoriamente nominato in base ai rischi evidenziati dal DVR ( Documento Valutazione Rischi), deve fare sorveglianza sanitaria preventiva e periodica ai lavoratori sulla base del protocollo sanitario aziendale

La Medicina del Lavoro deve tutelare il lavoratore ai rischi a cui viene esposto, tramite lo studio di materie come l’ergonomia, lo stress lavoro correlato e altri aspetti del lavoro. 

I rischi possono essere gli agenti chimici, fisici come il rumore, microclima e vibrazioni, l’utilizzo dei videoterminali, rischi psicosociali, agenti biologici come virus, batteri e parassiti.

Vedi Anche:  Sciurezza elettrica nei luoghi di lavoro

L’obbligo per il datore di lavoro di avere un Addetto primo soccorso e un Medico del lavoro specializzato in questo campo  è previsto nel D.Lgs 9 aprile 2008 n.81.

Oltre all’obbligo di legge, sottoporre a sorveglianza sanitaria i dipendenti è necessario, dal momento che controllando preventivamente e periodicamente si abbassano i livelli di rischio per i lavoratori di imbattersi in malattie professionali. Per questo rivolgersi a il medico del lavoro.

La sorveglianza sanitaria racchiude una serie di attività per analizzare l’ambiente di lavoro per individuare i rischi e certificare l’idoneità di ogni lavoratore. Il Medico del lavoro e il datore di lavoro devono collaborare per la valutazione dei rischi, per la stesura del DVR e del Protocollo di Sorveglianza Sanitaria (PSS), in cui si trovano i compiti da portare a termine.

Lavagnetta nera con su scritto "SAFETY CULTURE"

La Squadra della Salute e Sicurezza sul lavoro

Ci sono diverse figure che si occupano della sicurezza lavoratori e i loro compiti vengono assegnati nel D.Lgs 81, sono compiti specifici proporzionati soprattutto al grado di formazione, ma anche al grado di responsabilità. Possono essere suddivise in Figure Operative e Figure Consultive.  

Figure operative: datrici/datori di lavoro, dirigente/i, lavoratori/ lavoratrici e preposti. 

Figure consultive: medico competente, responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), addetto a servizio di prevenzione e protezione (ASPP), rappresentante/i dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

Il Datore di Lavoro

Il ruolo del datore di lavoro è quello di organizzare l’impresa o l’unità produttiva, mentre quello del dirigente è di dirigere le stesse attività attribuite. Gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza non sono differenti da quelli del dirigente. 

Gli obblighi sicurezza sul lavoro  di questi ruoli sono:

  • Individuare le misure di prevenzione e protezione;
  • Aggiorna tutte le misure di prevenzione;
  • Nomina il medico competente;
  • Valutazione dei rischi;
  • Convoca la Riunione Periodica;
  • Forma i lavoratori sui rischi e le misure di prevenzione;
  • Incarica i lavoratori del ruolo di responsabile antincendio e pronto soccorso;
  • Assegna il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

 

Il Preposto

Il Preposto è un dipendente, incaricato dal datore di lavoro, con competenze professionali adeguate all’incarico, ha un ruolo nella prevenzione del rischio sul luogo di lavoro, supervisiona un gruppo di lavoratori in materia di protezione e prevenzione, secondo le direttive dei dirigenti e datori di lavoro. Un esempio di preposto potrebbe essere un capo turno.

Gli/ le viene richiesto di:  

  • Richiedere l’osservanza delle disposizioni corrette in caso di emergenza;
  • Supervisiona sull’osservanza delle disposizioni aziendali da parte dei lavoratori;
  • Istruire i lavoratori sui rischi in cui possono incorrere;
  • Informare i dipendenti sulle disposizioni da prendere per la protezione;
  • Assicurarsi che i lavoratori abbiano avuto istruzioni adeguate;
  • Informare il dirigente o il datore di lavoro di eventuali pericoli, scarsità o mancanza delle attrezzature o dispositivi di protezione.

 

 

barra blu su sfondo bianco con disegnati sopra tutti i passaggi della sicurezza sul lavoro

Il Rappresentante della sicurezza dei lavoratori

Il Rappresentante della Sicurezza dei lavoratori ( RLS) è la figura che fa da tramite e interagisce con i dipendenti, li rappresenta e tutela. In aziende con non più di 15 dipendenti viene eletto tra i lavoratori, invece se l’azienda ha un numero di dipendenti maggiore di 15 viene scelto sempre dai dipendenti ma all’interno delle Rappresentanze Sindacali Aziendali. Ovviamente il dipendente che ricopre questo ruolo non potrà essere designato per il ruolo di ASPP o RSPP.

Vedi Anche:  Prova di evacuazione

C’è un numero minimo a cui attenersi di RLS nelle aziende e si basa sul numero di dipendenti. Se un’azienda non va oltre i 200 dipendenti ne basterà uno, se invece va dai 201 ai 1000 la legge ne prevede tre, ne devono essere nominati sei se l’azienda conta oltre i 1000 dipendenti. 

I Rappresentati della Sicurezza dei Lavoratori, per garantire salute e sicurezza sul lavoro, devono aver avuto un’adeguata formazione in un corso di almeno 32 ore di cui 12 solo sui rischi specifici dell’azienda e sui seguenti metodi di prevenzione e protezione. La formazione può farla o il datore di lavoro, un libero professionista qualificato e a conoscenza dei rischi dell’azienda dove formerà i o il RLS, o anche l’RSPP. Secondo l’articolo 37, comma 11 del D.Lgs 81/08, l’aggiornamento deve essere effettuato ogni anno dalla data di rilascio dell’attestato iniziale di formazione RSL di 32 ore. 

L’articolo 37 del D. Lgs. 81/2008 sancisce anche la responsabilità di scegliere le modalità dell’obbligo di aggiornamento periodico durante contrattazione collettiva nazionale, fissando la durata minima di 4 ore annue per le imprese che hanno dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori. In qualunque caso non può essere svolta via e-Learning, salvo disposizioni CCNL.  Il Contratto Collettività Nazionale (CCNL) è la fonte normativa attraverso cui Organizzazioni sindacali dei lavoratori e le Associazioni dei datori di lavoro concordano le regole che disciplinano il rapporto di lavoro. In quanto diritto/dovere dei lavoratori incaricare una persona di questo ruolo, ne il datore di lavoro e ne i dipendenti, in caso di mancata elezione, avranno sanzioni o ripercussioni. I contenuti del corso per la formazione RLS sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale, rispettando sempre i contenuti minimi:

  • Definizione e individuazione dei fattori di rischio;
  • Soggetti coinvolti e i loro obblighi;
  • Valutazione dei rischi;
  • Nozioni di tecnica della comunicazione;
  • Principi giuridici nazionali e comunitari; 
  • Legislazione speciale e generale sulla salute e sicurezza sul lavoro;
  • Norme dell’attività di rappresentanza dei lavoratori;
  • Identificazione delle misure procedurali, tecniche e organizzative di prevenzione e protezione.
 
Secondo l’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016, la formazione RLS non può essere svolta in modalità e-Learning, fatto salvo indicazioni CCNL.
Quali sono i compiti e doveri del’RLS:
  • Supervisiona l’igiene nell’ambiente di lavoro;
  • individua i rischi, progetta e applica le misure di sicurezza, prendendo parte alla prevenzione;
  • Partecipa alla Riunione Periodica;
  • Riceve le informazioni dai servizi di vigilanza;
  • deve fare ricorso alle autorità competenti se ritiene di rilevare misure e mezzi non adatti ad assicurare la sicurezza sul lavoro;
  • Promuove proposte in ambito di prevenzione;
  • Viene consultato sulla Formazione;
  • Gli vengono date informazioni e documentazioni sui rischi, sulle malattie, gli impianti  e gli infortuni sull’azienda;
  • Deve fare da punto di riferimento tra datore di lavoro, lavoratori, sindacato ed istituzioni.

Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione

L’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), viene descritto dal D:Lgs 81  come “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera I)” . In breve possiamo dire che è il collaboratore dell’RSPP ( ruolo spiegato in precedenza), quindi essendo una figura di supporto non è obbligatoria la sua presenza all’interno di un’azienda, tuttavia il testo unico fa capire che spetta al datore di lavoro, dal momento che delega anche l’RSPP. L’unico accorgimento che deve avere il datore di lavoro per non incorrere in sanzioni è il doversi confrontare prima della delega con l’RLS. La nomina è vaga anche per quanto riguarda il numero, devono essere un numero sufficiente alle caratteristiche dell’azienda.

Vedi Anche:  Corsi di formazione per formatori antincendio

Per diventare ASPP bisogna svolgere corsi di formazione in apposite aule antincendio e campo prove di minimo 20 ore ogni 5 anni, può essere svolto in e-Learning ed è uguale per tutti i macrosettori. Per frequentare la formazione ASPP bisogna avere minimo il diploma di istruzione secondaria, un’attestato di frequenza dei specifici corsi sui rischi presenti sul luogo di lavoro e dell’attività lavorative, sulla prevenzione e protezione di rischi ergonomici, da stress lavoro-correlato, di organizzazione e gestione delle attività tecniche dell’azienda e di relazioni sindacali. 

l’ASPP si occupa di:

  • Progettare le misure di prevenzione e protezione per salvaguardare i dipendenti;
  • individuare fonti di rischio all’interno del luogo di lavoro;
  • Preparare e sviluppare le procedure di sicurezza che ne consegue;
  • Deve raccogliere informazioni essenziali sull’azienda e l’attività che svolge, con il supporto del datore di lavoro, tali informazioni devono riguardare la tipologia specifica dei rischi, la descrizione del funzionamento di apparecchi, macchinari, attrezzature e impianti, e di come si svolgono i processi lavorativi, come viene programmato e organizzato il lavoro anche tramite le misure di prevenzione, deve raccogliere tutti i i dati sulle malattie professionali e gli infortuni e quanti giorni di assenza comportano dal lavoro e in fine deve controllare ogni provvedimento stabilito dagli organismi proposti alla vigilanza.

Il Medico del Lavoro

Il Medico del lavoro è una figura che si occupa di svolgere attività di sorveglianza e visite mediche per garantire una buona salute dei lavoratori. Molto spesso è un libero professionista con una specializzazione in medicina del lavoro o in igiene e medicina preventiva o in medicina legale. Deve essere iscritto all’elenco dei medici competente e all’ordine dei medici nazionale per essere reperibile da ogni datore di lavoro sul sito del ministero. 

Il Medico del Lavoro deve:

  • Collaborare con il datore di lavoto e con l’ RSPP per la valutazione dei rischi e l’attuazione delle misure a tutela della salute dei lavoratori;
  • informa il datore di lavoro e i lavoratori sulla sorveglianza sanitaria;
  • controlla gli ambienti di lavoro almeno una volta l’anno;
  • fa visite mediche periodiche per i lavoratori per esprimere un giudizio di idoneità alle mansioni da svolgere;
  • controlla il servizio di primo soccorso;
  • entro il primo trimestre dell’anno successivo all’anno di riferimento, deve trasmettere le informazioni dei dati collettivi sanitari e di rischio dei lavoratori, sottoposti a sorveglianza sanitaria, per via telematica, ai servizi competenti per territorio. 
Contatta il Responsabile della Sicurezza

Indice: Salute e Sicurezza sul Lavoro

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